26 dicembre 2006

Buon Santo Stefano (...in attesa del 31...)

Con oggi si chiudono anche per quest'anno le festività natalizie: ditemi la verità, avete magnato come dei maiali, vero? Per fortuna io sono riuscito ad evitare le classiche abboffate che poi ti fanno stare male fino al giorno dopo: la sera della vigilia sono andato a cena da mia madre, che ha preparato tutto a base di pesce (quindi molto leggero), il tutto accompagnato da un ottimo quanto soft Moscato d'Asti; ma anche ieri sono stato fortunato, perché sono andato a pranzo da amici di famiglia, e anche qui sono riuscito a contenere i pericolosissimi grassi (visto che già ne ho in abbondanza!)... Oggi sono a casa da solo, quindi da mangiare me lo faccio da me, ma...
...manca ancora l'ultimo dell'anno!!!
Ce la farò ad esser bravo anche per la fatidica notte? Pr i prossimi aggiornamenti, collegatevi con questo blog!
Ciao e ancora tanti auguri a tutti i miei (pochissimi e sparutissimi) lettori...

24 dicembre 2006

Auguri...

BUON NATALE A TUTTI!

17 dicembre 2006

Trentunesimo compleanno...

...scusate, ma oggi mi sento un po' vecchio...

09 dicembre 2006

I regali di Natale

Ebbene sì, cari amici! Oggi sarà la giornata dedicata ai regali di Natale, o almeno a quelli che riuscirò a comprare... Eh sì, perché ormai il pomeriggio è già cominciato e ancora non ho combinato nulla. Come si dice in questi casi: poche idee e confuse. Ma l'esperienza mi dice anche che spesso i regali più riusciti sono quelli non programmati, quelli che vedi d'improvviso dietro la vetrina di un negozio e che non ti saresti mai aspettato. Oddio, qualche idea ce l'ho comunque... ;-)

08 dicembre 2006

La voce...

Sono alcuni giorni che la mia voce proprio non vuole saperne di voler tornare... Tutto è cominciato lo scorso lunedì, quando durante la giornata ha cominciato ad abbassarsi paurosamente, seguita da un forte mal di gola e (credo, ma non ho voluto misurarmela...) da qualche linea di febbre martedì sera. E poi 'sto tempo maledetto proprio non aiuta... Va be', che posso fa'? Solo aspettare, aspettare, aspettare...

18 novembre 2006

Il Giandriale


Nelle ultime vacanze disponibili, cioè il ponte dei morti, siamo andati, previa prenotazione, in un agriturismo nell'entroterra ligure, sulle colline dietro la Riviera di Levante. Premesso che noi amiamo gli agriturismi, stavolta abbiamo voluto scegliere qualcosa di diverso dal solito, qualcosa di davvero immerso nella natura, possibilmente lontano dai centri abitati. Così, dopo molti giorni passati su internet, abbiamo scovato questo piccolo gioiellino, che si chiama Il Giandriale: si tratta di due vecchie case, che più di 15 anni fa sono state acquistate, ristrutturate e convertite ad azienda agrituristica da una coppia di Binasco (a metà strada tra Milano e Pavia). Il posto è davvero incantevole, e adattissimo soprattutto a lunghe passeggiate dei boschi e sulle colline circostanti. Su tre giorni che siamo stati lì, due li abbiamo utilizzati solo per camminare: l'ultima sera Scilla era distrutta e per alcuni giorni non riusciva quasi a muovere le zampe... Poverina...
L'anno scorso, invece, sempre in questo periodo, eravamo andati all'agriturismo Marciano, praticamente alle porte di Siena: il posto era carino, ma le possibilità di girare immersi nella natura e soprattutto di fare grandi mangiate la sera, tutti intorno a un tavolo, erano praticamente nulle. Non così al Giandriale.
Vivamente consigliato, soprattutto per chi ama camminare e non si annoia né cade in depressione se la sera, quando torna in camera, non trova il televisore.

22 ottobre 2006

Casa Tua Osteria

Dal fondatore e proprietario della notissima trattoria romana "Giulio pane e ojo", sempre in Porta Romana (a pochi metri da "Giulio") ha aperto ai primi di settembre questa osteria, che in realtà assomoglia di più ad un ristorante di classe che a una bettola. Diciamo che è un'osteria di classe, ok? Ambiente molto intimo, luci soffuse, molto lontano dal cliché a cui "Giulio" ci ha abituati, cioè chiassoso e caciarone.
Le specialità di Casa Tua Osteria sono tutte ispirate alla cucina toscana: infatti il menu contiene unicamente piatti di quella cucina. Forse devono ancora un po' affinarsi, ma il servizio ai tavoli è cortese e rapidissimo, i piatti sono ottimi e per niente costosi (primi tutti 8 €, secondi tutti 13 €), e soprattutto non esiste quella aberrazione del doppio turno, quindi potrete prenotare per le 21 e stare comodi fin quando volete.
Ci hanno anche offerto i biscotti col Vinsanto (ottimi), ma abbiamo avuto paura dei dolci, perché su alcuni siti specializzati le recensioni degli utenti erano unanimemente critiche su questa parte del menu.
Il tutto per circa una ventina di Euro a testa (pochissimo di più...)
Da provare, assolutamente. Ci tornerò con la mia famiglia martedì sera; la mia esperienza mi ha insegnato che non si dovrebbe MAI tornare per la seconda volta in un ristorante: se ti ha fatto schifo la prima, perché tornarci?, ma anche se ti è piaciuto, la seconda volta resti irrimediabilmente deluso...

09 ottobre 2006

Incredibile dictu...

...ma, con riferimento al precedente post, l'ATM mi ha risposto perfino una seconda volta!!!
"Egregio Signore,la informiamo che abbiamo provveduto ad inoltrare la sua segnalazione al settore competente per l'opportuna conoscenza.Le facciamo tuttavia presente che il problema dell'accattonaggio è di difficile risoluzione.ATM collabora costantemente con le Forze dell'Ordine che ricordiamo è l'unica istituzione che ha l'autorità di intervenire in tali casi.Contiamo di risolvere in via definitiva tale problematica con la chiusura dei varchi in metrò a seguito della entrata a pieno regime del sistema di bigliettazione elettronica e magnetica per cui sarà impossibile entrare o uscire dalla metropolitana senza documento di viaggio valido.Distinti saluti."
Sono sconvolto. Seconda nota di merito per ATM.

08 ottobre 2006

L'ATM e l'accattonaggio

Chi vive a Milano li conosce bene: avete presente quei rompic... che nelle ore di punta (che già si sta stretti...) salgono sui treni della metropolitana e chiedono soldi, chi mostrando deformità fisiche, chi suonando improbabili e fastidiose melodie, chi con la solita tiritera "siamo scappati de Bosna" e simili? Bene.
Un po' perché ne ho un po' piene le balle, un po' perché amo la mia città e mi piacerebbe che le cose andassero il più possibile per il verso giusto (anche tenuto conto che un viaggio in metropolitana è un immancabile biglietto da visita di Milano nei confronti dello straniero), a fine agosto mi sono deciso a scrivere all'ATM, tramite il suo sito: a proposito, fateci una capatina, perché è davvero molto ben fatto, sempre aggiornato in tempo reale e soprattutto fornito di tutte, ma proprio tutte, le informazioni che cercate se dovete spostarvi per Milano e provincia e siete sprovvisti di mezzo privato.
Nella parte sinistra della homepage, c'è un link che recita così: "FAI SENTIRE LA TUA VOCE: ATM TI ASCOLTA!". Ho fatto le mie segnalazioni per iscritto e francamente pensavo che la cosa si sarebbe chiusa lì, anche perché il link parlava di "ascolto" da patre di ATM, e non anche di una "risposta".
Invece, dopo poco più di un mese, la risposta è arrivata:
"Gentile Signore, la informiamo che da anni ATM sta cercando di risolvere il problema anche con l'ausilio delle Forze dell'Ordine. Contiamo sul fatto che con la chiusura dei varchi conseguente all'entrata in vigore a pieno regime della biglietteria elettronica e magnetica, che impedirà l'entrata e l'uscita di chiunque non possegga un documento di viaggio valido, il fenomeno si riduca sensibilmente.
Distinti saluti. "
Una nota di merito per ATM.

26 settembre 2006

Dal veterinario

Oggi ho portato Scillinka dal suo veterinario. Oddio, "suo" è evidentemente un eufemismo, dato che Scilla ne farebbe volentieri a meno: anzi, non esagero se dico che ha un terrore puro di lui, soprattutto prima di entrare nell'ambulatorio. Fa una pena: trema come una foglia, e si sentono addirittura le unghie che sbattono ritmicamente sulle piastrelle del pavimento, un po' come quando nei cartoni animati un personaggio batte i denti dalla paura...
Per fortuna, è andata bene: infatti, pur avendo ormai quasi 13 anni, il veterinario l'ha trovata in gran forma (sono parole sue), anche se è ovvio che per l'età che ha devo sempre stare sul chivalà e soprattutto trattarla sempre con delicatezza e dolcezza.
Che volete che vi dica? Lunga vita alla Bambina! (E' il modo affettuoso con cui è chiamata in famiglia...)

24 settembre 2006

La Martesana

Nel pomeriggio ho fatto un salto, via metrò Linea 1, in quella zona compresa tra viale Monza e Via Padova, tutta attraversata da un bellissimo Naviglio, il Naviglio della Martesana: è stata una piacevolissima sorpresa, un lungo solco d'acqua bassa che scorre lungo il fianco di antiche case, le case stile "vecchia milano", e attraversa parchi e giardini. E' una zona diversa da quella tradizionale dei Navigli della zona Sud-Ovest, perché qui mancano i locali trendy (anche se c'è il famosissimo Zelig), ma in compenso l'atmosfera che si respira è proprio quella di una Milano antica con i suoi canali, una Milano che non c'è più.
Oggi era una giornata di sole, che poi è scomparso per lasciare il posto alle nuvole di un'imminente pioggia (almeno da previsioni), ma penso che il posto sia bellissimo soprattutto in autunno, con la nebbia e i lampioni che illuminano il Naviglio lungo tutto il suo corso.

23 settembre 2006

Torno in palestra...

Finalmente, dopo circa un anno, ho preso la decisione, già attuata, di tornare a fare sport: e così mi sono iscritto nuovamente in palestra, a quella palestra dove sono andato per anni (dal 1998 al 2004) e dove mi sono trovato sempre benissimo, complice la vicinanza a casa e soprattutto il clima familiare che la contraddistingue.
Forse avrei potuto prendere questa decisione molto prima, quanto meno alla scadenza dell'abbonamento ad un'altra (e più blasonata) palestra nell'estate del 2005. Ma gli infausti eventi che hanno colpito la mia famiglia nell'ultimo anno hanno contribuito a bloccare ogni mia intenzione di ricominciare.
Almeno fino a quando, un paio di mesi fa, la mia vecchia e amata palestra di via Pantigliate mi ha mandato a casa un volantino con un'offerta per la prossima stagione, offerta che non ho fatto in tempo ad utilizzare, ma che ha avuto il merito di mettermi il tarlo nella testa e di spronarmi a tornare a fare visita ai miei amici. Così, sabato scorso sono andato a chiedere informazioni e stamattina ho fatto la mia prima oretta e mezza di fatica, finalizzata più che altro alla compilazione della nuova scheda con l'istruttore.
Non so quante volte riuscirò ad andare: l'impegno minimo vorrebbe essere 1-2 volte a settimana, anche se so che sarebbero ancora poche. Purtroppo i numerosi impegni, non solo di lavoro, forse non mi consentiranno di dedicarmici più di tanto, ma è pur sempre un buon inizio, no?

20 settembre 2006

Le (dis)avventure sulle Nord...

...continuano! Stamattina, sul solito treno S3 che parte da Milano Cadorna alle 7.33 per Saronno e che dovrebbe arrivare (ma che non arriva mai) alle 8.01 a Caronno Pertusella (l'orario ufficiale parla delle 8.00 in punto, mentre sui tabelloni è dato alle 8.01: misteri delle Nord...), si è verificato un simpatico diversivo (che mi ha fatto arrivare in ritardo al lavoro).
Arrivati alla stazione di Garbagnate, il treno, dopo aver chiuso le porte, non riparte. Aspettiamo 5, poi 10 minuti; a questo punto, qualcuno incazzato (anche perché le porte erano bloccate e non si poteva scendere) si è diretto verso la prima carrozza e ha scoperto l'arcano. Insomma, per farla breve, un extra-comunitario avrebbe molestato una ragazza, che però viaggiava in compagnia del padre, che avrebbe reagito in maniera piuttosto violenta. Il capotreno, allora, ha chiuso e bloccato le porte in attesa dell'arrivo dei Carabinieri, che hanno bloccato l'extra-comunitario (che mi pare sia anche riuscito a fuggire: ma la sua versione era che aveva chiesto solo un'informazione) e si sono anche incazzati con padre e figlia, perché questi erano evidentemente infuriati e hanno anche preso a male parole gli stessi Carabinieri...
Morale della favola: treno soppresso (non ho capito perché) e tutti i passeggeri trasbordati sull'altro treno S1 in arrivo da Porta Vittoria, che ovviamente era in ritardo di circa 10 minuti.
Credo che tutta la vicenda si commenti da sola...
Ah, un'ultima cosa: stasera, al ritorno, ho preso la S1 che va verso Porta Vittoria. Ma era in ritardo di circa 6 minuti... Come c***o fa ad essere in ritardo un treno che parte dal paese a fianco al mio?!? MMI-TTI-CCHE NORD!!!

18 settembre 2006

"The fog"

Filmaccio di bassissimo livello, praticamente un horror-movie estivo, che non riesce mai ad essere una piacevole sorpresa (come in passato alcuni film erano stati…).
Siamo su un’isola dell’Oregon, e improvvisamente, al calar del sole, una fittissima ed estesissima nebbia copre la città principale. Ogni volta che arriva la nebbia, e arriva tutte le notti, si verificano ripugnanti fatti di sangue. Alla fine si scoprirà che dietro c’è il desiderio di vendetta di un gruppo di mercanti del XIX secolo che erano stati truffati ed orrendamente uccisi (bruciati vivi dentro un veliero) dagli antenati degli abitanti della città in questione.
Vi sembra una trama decente, questa? Aggiungete poi che lo stile registico è del tutto piatto e che dopo i primi minuti del film avrete già capito tutto. E, ovviamente, nessuna paura…
Voto 3 (*)

"Notte prima degli esami"

Simpatico e fresco lungometraggio nostrano, che ci mostra come eravamo alla fine degli anni ’80: il Muro stava per cadere, ma i giovani romani dell’epoca (come del resto noi milanesi) pensavano all’imminente esame di maturità e a “cuccare” le ragazze carine conosciute alle feste.
Il film, un po’ furbetto, ripercorre gran parte degli stereotipi di quegli anni, che molti trentenni della mia generazione (ma anche quelli un po’ più grandicelli…) riconosceranno subito e ricorderanno con anche un tocco di nostalgia. Il tutto compreso tra l’ultimo giorno di scuola e l’esame di maturità (quello con il membro interno e la commissione interamente esterna, per intenderci…)
Il ruolo di professore di lettere, co-protagonista del film, è giustamente andato ad uno dei personaggi simbolo degli anni ’80 televisivi, cioè quel Giorgio Faletti (molto bravo) che 20 anni fa conoscevamo solo per le sue (notevoli) doti comiche e che con gli anni abbiamo imparato ad apprezzare anche come attore, cantante, scrittore…
Inaspettatamente primo in classifica per molto tempo nella scorsa stagione, il film è piacevole ma forse un tantino sopravvalutato.
Voto 6 (**1/2)

12 settembre 2006

"The constant gardener"

E’ una spy story con i fiocchi, questa, tratta da un romanzo di John LeCarré e (purtroppo) attualissima e del tutto verosimile. Anzi, verrebbe quasi da dire che probabilmente è la realtà.
Un uomo saluta una donna che sta per salire su un aereo in compagnia di un uomo di colore. Subito dopo la scena cambia e una jeep rovesciata sulle sponde di un lago viene presa di mira da quello che sembra un piccolo gruppo di uomini armati. Questo è l’enigmatico inizio di un film dove i buoni sono una coppia di coniugi: lui è un diplomatico inglese di basso livello e lei una ragazza con idee ecologiste e pacifiste di origine italiana; mentre i cattivi sono le multinazionali farmaceutiche e tutti i loro agganci nei governi dei Paesi occidentali e africani.
Il film, sfruttando i ricordi dell’uomo davanti alla salma della moglie uccisa mentre era nella jeep con l’uomo di colore, fa un passo indietro, e ci mostra l’incarico da lui ricevuto di una missione in Africa per conto del suo Paese e dell’ONU di verificare la situazione dal punto di vista sanitario a Nairobi; lei che preme per venire con lui; scene di evidente desolazione, sporcizia e povertà nelle bidonville di Nairobi, con bambini che giocano in mezzo a tonnellate d’immondizia e file lunghissime di persone per sottoporsi al test dell’HIV. Ma ad un certo punto, la donna scopre che qualcosa non va come dovrebbe, e che ci sarebbe di mezzo lo zampino di una grande multinazionale che starebbe sperimentando nuovi medicinali con modalità del tutto illegali a spese della popolazione ignara e con la complicità del governo inglese.
Lo stile è molto, molto angosciante, con incessanti cambi di stile fotografico: tutto strutturato sulla base di continui salti temporali, apparentemente casuali e invece a formare un perfetto puzzle che si completa solamente nel parallelismo delle due scene finali in contemporanea, quella sulle sponde del lago in Africa e quella nella chiesa di Londra.
Bravissimi gli attori, la storia raccontata merita una riflessione: la realtà è questa. Come nel film, per certi versi simile, “Lord of war” (con Nicholas Cage), anche qui i colpevoli siamo noi: l’Africa sub-sahariana è solo il continente più sfortunato del mondo.
Voto 8 (****)

07 settembre 2006

Le Nord...

...oggi mi hanno proprio fatto inca**are! Già sono uscito dal lavoro molto tardi perché avevo un appuntamento con dei clienti alla fine dell'orario di lavoro, se poi ci si mettono anche loro...
Avrei dovuto prendere la S3 da Saronno a MI Cadorna che transita da Caronno Pertusella alle 18.25, ma quando sono arrivato sulla banchina il cartellone luminoso segnava già 10 minuti di ritardo. Ovviamente di treno non se n'è parlato per un po', finché i minuti non sono diventati 19... Subito dopo, verso le 18.45, il cartellone luminoso si oscurava ed immediatamente appariva la scritta "S1 MI P.ta Vittoria", con un ritardo di 7 minuti (che poi sono diventati più di 10...). Praticamente hanno soppresso il treno prima fottendosene allegramente della utenza, senza neppure avvertirla (la triste biglietteria di Caronno era chiusa, ma avrebbero potuto diramare un breve comunicato via altoparlanti su tutta la rete, no? In fondo la soppressione di quel treno non interessava solo i caronnesi...).
Le Nord offrono un servizio tutto sommato buono (almeno se paragonato a quello di Trenitalia o della londinese Silverlink), ma a volte fanno proprio inca**are...

06 settembre 2006

La mia nuova casa

In questi giorni ho rielaborato un po' il mio desiderio di andare a vivere da solo. Diciamo subito che non si tratta di un ripensamento, ma di un semplice rinvio. Per molti motivi. Tutti identificati ragionando a freddo.
1) L'altra sera ho osservato Scillinka: stava per andare a dormire, anzi era già distesa sulla sua brandina, e anche lei ricambiava il mio sguardo col suo: forse in quel momento, più che in qualsiasi altro, ho capito che nei suoi confronti non mi sarei comportato bene, non avrei ascoltato i suoi desideri. Come tutti i cani, anche Scilla è abitudinaria e non ama le novità: a quasi 13 anni costringerla a fare i bagagli e a trasferirsi non sarebbe cercare il suo bene.
2) Molti proprietari di case che ho contattato per avere informazioni sui loro appartamenti ed eventualmente per visionarli mi hanno stoppato subito con il motivo che non accettano cani.
3) Non so ancora se e quanta vista recupererà mia mamma. Forse avrà bisogno ancora di qualcuno che viva insieme a lei, magari per i primi tempi, e forse non sarà proprio sempre presente a casa: probabilmente farà avanti e indietro. In altre parole, forse le mie abitudini ormai di "solista" da oltre un anno non cambieranno poi molto.
4) Ma soprattutto non avrebbe senso cambiare casa ORA, firmare un contratto più o meno lungo ORA, fare in trasloco più o meno impegnativo ORA, quando probabilmente tra qualche anno andrò a vivere in una casa con un'altra persona. La nostra paura, infatti, è anche quella che la mia scelta di trasferirmi ORA dalla mia casa attuale possa in qualche modo ritardare il momento in cui andare a vivere insieme. Lo sappiamo, ovviamente, che non è così, ma forse l'idea che entrambi aspettiamo quel momento ci sprona a cercarci sempre di più e a desiderare sempre di più che quel momento arrivi il più presto possibile (ma purtroppo non dipende solo da noi...)
Intanto io continuo a guardarmi attorno, senza l'assillo di fare in fretta per forza e col tempo necessario per capire l'importanza del passo che mi accingerò a fare, con ogni probabilità, tra non molto tempo.

04 settembre 2006

Oggi...

...è tornato il gran caldo: praticamente si crepa. Già stanotte è stato un incubo per chi, come il sottoscritto, aveva già tirato fuori la copertina... Va be', che volete che vi dica? Le notti scorse non è che facesse poi così caldo!
Scusatemi, ma oggi ho poco tempo per scrivere: tra poco andrò a farmi una corsetta serale, per smaltire qualche chil... ...ehm, qualche grammo, e per rilassare il sistema nervoso provato da un lunedì di lavoro un po' pesante...
Vorrei solo segnalare un sito che mi pare interessante, quello del progetto BOINC, dell'Università di Berkeley: si tratta del più grande progetto mondiale di calcolo distribuito, che consente a tutti gli utenti che scaricano il software gratuito di aiutare tutti i projects facenti parte del BOINC, tra i quali c'è il famosissimo "SETI at home", ma anche molti altri projects più utili.
Ciao a tutti!

03 settembre 2006

La mia nuova casa sul web...

...in attesa di una casa vera, la mia!
Per la verità, questo è il mio secondo tentativo di aprire un blog: avevo già provato su MSN, ma con scarsi risultati: ancora non avevo compreso una vera utilità del blog e soprattutto non mi è mai piaciuta la pesantissima grafica dei blog di MSN.
A dire la verità, non so quanto andrò avanti con questo blog: sto attraversando un periodo delicato della mia vita e non so quanto tempo potrò dedicare a questo passatempo trendy.
Sono previsti grandi cambiamenti nella mia vita, nei prossimi mesi. A parte quelli più intimi, il principale, e soprattutto il più immediato e il più urgente, è il cambio di residenza.
E' circa un anno e mezzo che ho questo desiderio, per molti motivi: il principale è che alla veneranda età a cui sono arrivato non mi sembra il caso di stare ancora a casina con mammà...
Ammetto che in questo campo ho attraversato diverse fasi. La primissima mi voleva proprietario fuori Milano (a Milano comprare una casa è cosa da pazzi), ma ho dovuto scartare presto questo primo sogno, perché abitare fuori Milano non mi piacerebbe (sono sempre vissuto qui) e perché aumenterebbero le spese "accessorie" (minore quantità di mezzi e notevole difficoltà di movimento). Inoltre, le note vicissitudini di salute di mia madre nell'ultimo anno hanno senza dubbio contribuito ad accantonare il progetto, anche perché de facto vivo da solo ormai dal 1° agosto 2005...
Ora, però, che finalmente l'operazione agli occhi si avvicina per mia madre, è prevedibile un suo ritorno a casa in tempi abbastanza brevi, forse già ai primi di ottobre: ergo il problema si è rifatto vivo in tutta la sua virulenza...
Dicevamo, accantonata l'ipotesi acquisto, resta solo l'ipotesi affitto, se desidero restare a Milano (e lo desidero...). Ho fatto due conti: con il mio stipendio non dovrei superare un canone di 600 Euro al mese. e comunque dovrei imparare a fare qualche piccola rinuncia (ma questo sarebbe il meno, perché il vero problema ve lo dico dopo). Ovviamente miro a un monolocale o al massimo a un piccolo bilocale (vivrò da solo: e chi c'ha voglia di pulire chilometri di casa?!?).
Se voi provate a fare un giro su siti specializzati (Affitto.it, Casa.it, Piucase o Vivastreet, tanto per citare le principali), potrete constatare che i prezzi raramente scendono sotto i 700-800 Euro al mese, spese comprese, soprattutto se cercate un immobile inserito in un contesto di pregio (come vorrei io). E tutto questo sebbene io non abbia pregiudizi sulle zone, nel senso che non m'interesserebbe anche andare lontano dalla mia attuale abitazione (purché, sempre, la zona sia bella e servita da mezzi, possibilmente MM).
Il vero problema ed ostacolo è la povera piccola Scilla: ormai ha quasi 13 anni, e so bene che un cambio di casa significherebbe per le i un trauma notevole. Ma anche a voler pensare che lo supererà in breve tempo, restano un po' di problemi: innanzi tutto, non sarò mai del tutto libero nella scelta (infatti, dovrei cercare una casa vicina a zone verdi, magari anche piccole o piccolissime); poi dovrò sperare che il proprietario accetti un cane; poi dovrò trovare qualcuno che venga a portarmela giù nella pausa pranzo (come avviene già ora); infine devo sperare che non pianga durante il giorno (e temo che lo farà, almeno all'inizio: lo faceva le prime volte che andavamo a Roma, ora non più).
Come vedete, la situazione è bella intricatella: spero a breve di cominciare a vedere un po' di appartamenti, tenendo fissa l'idea che la zona per me conta molto di più dell'appartamento in sé (semplicemente perché non sarà mio, ma in affitto, quindi temporaneo... ;-))